giovedì 20 dicembre 2018

DOWN BY LAW: Avvocanto VI Edizione Avv. Giovanni Berti Arnoaldi Veli - Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Bologna


Prende il via sul mio blog una nuova rubrica: DOWN BY LAW - titolo di jarmushiana ispirazione - per rappresentare e approfondire il legame esistente tra il mondo del diritto e quello della cultura e dello spettacolo.
Un percorso tra le esperienze degli operatori del diritto che hanno frequentato i circuiti dello spettacolo (musicisti, attori, scrittori...) o storici protagonisti della "clubbing scene" e della cd. subcultura o cultura underground, sino al più ovvio diritto d'autore.







Non posso che iniziare con il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Bologna, Giovanni Berti Arnoaldi Veli, qui in qualità di organizzatore di Avvocanto, kermesse bolognese, musicale e recitativa, alla sua VI edizione, nonché cultore e "selector" della migliore musica.




Jus Brothers - Avvocanto 2016
Blogger: sesto anno di Avvocanto; ti va di parlarci di questa edizione e di come essa mantenga i contenuti e lo spirito delle precedenti;
Presidente: "Avvocanto" è uno spettacolo nato per caso sei anni fa: come Ordine degli Avvocati Bologna organizzammo una festa di beneficenza per "Libera - contro le mafie" di Don Ciotti, ma l'entusiasmo che incontrammo fra gli avvocati e anche al di fuori dell'ambiente del Foro ci - praticamente - costrinse a ripetere l'iniziativa l'anno seguente, e poi ogni anno a seguire.
La finalità è rimasta quella della beneficenza, e ogni anno cambiamo l'ente beneficiario. Tantissimi avvocati si sono già esibiti e la cosa più bella e sorprendente è che ogni anno ne saltano fuori sempre di nuovi, perchè l'entusiasmo è contagioso e tanti hanno preso il coraggio di esibire il proprio talento musicale, che in alcuni casi è veramente straordinario.
Anche quest'anno avremo conferme ed esordi: fra le prime il Coro del Foro - le Note a Verbale", oltre 25 avvocati che presentano medley "a cappella" di successi nazionali ed internazionali, con arrangiamenti ricercati ed originali; e poi gli Jus Brothers, superband di raffinato soul che, dopo gli esordi ad Avvocanto, si è già esibita in altri prestigiosi contesti, fra i quali una indimenticabile serata nella Comunità di S. Patrignano nell'ambito del Congresso Nazionale Forense di Rimini. 



Jus Brothers a San Patrignano
Congresso Nazionale Forense di Rimini 
Fra le novità, oltre a cantanti e musicisti che arricchiranno il programma della rassegna acustica diretta dall'avv. Andrea Bolognini, che ha resuscitato la storica Osteria delle Dame, avremo due formazioni musicali nuove di zecca: il trio La Law Band (ribattezzato i Crosby, Stills, Nash non più Young), che vede la presenza di due stimati professori universitari di talento anche musicale (e che avrà come ospite d'eccezione Federico Poggipollini, chitarrista bolognese di Ligabue), e il quartetto beatlesiano i BeatLex. 
Nuova è anche la presentatrice: la nota Roberta Capua, bolognese d'adozione, che oltre ad essere ex Miss Italia è anche figlia di un avvocato.


Blogger: Avvocanto è uno degli eventi di spicco organizzati dall'Ordine degli Avvocati di Bologna, di cui tu sei stimato Presidente dal 2015.
Da avvocata del Foro di Bologna vivo il tuo mandato come fortemente connotato da eventi di qualità - formativi e ricreativi -, e da "battaglie" svolte per rendere l'amministrazione locale della giustizia maggiormente fruibile, sia da parte degli operatori, sia da parte dei cittadini.
Eventi e iniziative che hanno il pregio di creare aggregazione tra gli iscritti, di avvicinare la nostra professione al tessuto vario della città, quello dell'impegno civile, quello delle professioni, dell'economia e del lavoro, quello dei bisogni di una città che cambia e si "muove" insieme ai suoi cittadini. Condividi questa mia percezione?
Pres: Tutto il mio impegno è mirato a far comprendere agli avvocati - a noi stessi - che siamo parte di una collettività, di un vero e proprio corpo sociale, che ha una funzione ed una responsabilità sociale. La vita non finisce con il bordo della nostra scrivania; dobbiamo alzare lo sguardo, rifuggere individualismi e sterili "lamentismi" fini a se stessi. E' solo maturando questa consapevolezza, questa coscienza non solo individuale ma solidalmente collettiva, che l'avvocatura può - nel suo insieme fatto di tanti professionisti appassionati e motivati - recuperare il terreno perduto e porsi, con fiducia, come sentinella di giustizia, per la promozione dei valori costituzionali che siamo chiamati, quotidianamente, a salvaguardare nell'interesse dell'assistito di turno non meno che dell'intera collettività.
Dobbiamo partecipare attivamente all'educazione alla legalità, alla maturazione di una sensibilità forte per la tutela dei diritti, di tutti. 

Jus Brothers - Teatro dell'Osservanza di Imola
Concerto per la raccolta di fondi a sostegno del Centro Antiviolenza
PerLeDonne di Imola


Blogger: Tu che sei un profondo conoscitore di musica, quali sono i dischi di cui non puoi fare a meno?
Pres: Fatalmente i dischi preferiti di ciascuno sono quelli formativi, di quando la passione per la musica ha fatto breccia nei nostri entusiasmi adolescenziali. Per me la musica ha un prima e un dopo: la saracinesca del punk venne giù con un fragore tale che tutto quello che c'era prima improvvisamente non aveva più alcun senso. E allora i tre dischi dell'isola deserta sono Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols, It's Alive! dei Ramones e, soprattutto, London Calling dei Clash, un disco che ha avuto il merito di mostrare che, anche con il furore punk, potevano essere alimentate sonorità diverse, legate alla grande tradizione del rock'n'roll ma non per questo obsolete. In effetti, dopo quella sbornia adrenalinica, ho molto scavato nel passato e mi sono molto appassionato delle musiche degli anni '50 e '60, con particolare predilezione, anche estetica, per il periodo del modernismo inglese di metà sixties. 
scherzando un po':
Blogger: quale canzone dovremmo ascoltare prima di una causa impegnativa ?
Pres: Beh, qualsiasi cosa che ti dia la carica giusta. Per la freddezza, la tenacia e la determinazione, suggerisco You Can Get It If You Really Want di Jimmy Cliff (ancora meglio nella versione di Desmond Dekker).
Blogger: E quale una volta vinta?
Pres: Una vittoria è tanto più gratificante quanto maggiore è l'affermazione del diritto negato di chi si è rivolto a te per trovare tutela. Se sei riuscito a garantirgliela efficacemente, allora si faccia festa: va bene qualsiasi cosa ti faccia piroettare con gioia, nella pista da ballo o anche solo nel corridoio di casa. Un bel soul stomper è perfetto, e I Feel Good di James Brown è il non plus ultra.
Blogger: Spesso la scena rock non ci va leggera con la legge. Come la mettiamo con i Clash che cantano "I fought the law" (anche se "The law won"...)
Pres: Il rock'n'roll è la colonna sonora della ribellione, non meraviglia che spesso ci siano riferimenti eversivi dell'ordinamento. La grande epica del rock, e prima ancora del blues e del country, sa comunque fare i conti con la legge e ne riconosce la ineluttabile supremazia: pensiamo a Folsom Prison Blues di Johnny Cash, dove chi ha sbagliato fa i conti con se stesso in galera. La musica è redenzione, più che eversione.
Blogger: Il rock spesso ha sostenuto le lotte per i diritti civili. Un esempio: Bob Dylan con il successo della sua "Hurricane" contribuì alla scarcerazione del pugile Hurricane Carter, condannato ingiustamente. Pensi sia un mezzo ancora valido nell’epoca digitale in cui viviamo?
Pres: La musica è un veicolo potentissimo, un catalizzatore di emozioni come non ce ne sono altri. Cambiano i tempi e i linguaggi, e adesso probabilmente la musica- grimaldello giusta per sostenere battaglie di diritti civili sarebbe l'hip hop, una musica che punta molto sul linguaggio per slogan e sulla capacità, anche mantrica, di aggregazione e mobilitazione.
On air: Holidays in the Sun, Never mind the Bollocks - Sex Pistols https://youtu.be/2Ah1JM9mf60

Ramones Show It's Alive https://youtu.be/Sp3zaeOyL7Q


Guns of Brixton, London Calling - The Clash https://youtu.be/wqcizZebcaU
I feel Good, James Brown https://youtu.be/1UzZUfFUnxY

BUON AVVOCANTO A TUTTI

Down By Law torna dopo le feste con Eugenio Albamonte, Pubblico Ministero presso la Procura di Roma, già Presidente della Associazione Nazionale Magistrati.

mercoledì 12 dicembre 2018

HANGING AROUND: Milano - 8.12.2018

FONDAZIONE PRADA
THE BLACK IMAGE CORPORATION 
MILANO OSSERVATORIO
Galleria Vittorio Emanuele II
Fino al 14 gennaio 2019





Curata da Theaster Gates, l'esposizione porta alla luce gli archivi della Johnson Publishing Company: una collezione di oltre quattro milioni di immagini, che ha contribuito alla definizione dei codici estetico-culturali dell'identità afroamericana odierna. 




Fondata da John H. Johnson nel 1942, l'omonima casa editrice ha pubblicato due riviste fondamentali per la comunità nera degli Stati Uniti, il mensile "Ebony" e il settimanale "Jet".





Gates ha focalizzato il contenuto della mostra sull'opera di due fotografi: Moneta Sleet Jr. e Isaac Sutton.





"...con questo progetto intendo rappresentare la creazione di alcuni momenti iconici dell'identità femminile e, al contempo, proporre delle rapide incursioni nella vita delle persone comuni..."





"...questi archivi indagano i temi della bellezza e del potere femminile nero, e credo che oggi sia il momento giusto per scavare nel lessico visivo della storia americana (...) ho voluto celebrare le donne di ogni genere, con una particolare attenzione per quelle afroamericane" 


Le immagini ci restituiscono la rappresentazione dell'élite sociale afroamericana... 





...e una cronaca patinata di temi come la politica, lo sport, la bellezza e la sessualità.


"The Black Image Corporation" è collegata alla mostra "A Johnson Publishing Story" ospitata sino allo scorso 30 settembre alla Story Island Arts Bank di Chicago.




On air: Hanging Around, The Stranglers https://youtu.be/d4piHt4jvG4

giovedì 6 dicembre 2018

On the Dancefloor: Under My Thumb - Wayne Gibson



Originariamente voce dei Wayne Gibson & The Dynamic Sound, una breve lista di singoli di medio successo, diverse apparizioni come backing band nel programma Beat Club e come supporter dei Kinks, Wayne Gibosn trovò un discreto riscontro nel 1966 con la cover di "Under My Thumb" dei Rolling Stones, cui fece seguito pure una cover di "For no one" dei Beatles. 


Non sufficiente a fargli proseguire la carriera musicale, che lasciò dopo poco.

Riapparve negli anni '70 quando "Under My Thumb" divenne un classico dei dancefloor del Northern Soul.
Il brano fu ristampato nel 1974 con la "Pie Disco Demand" - un'etichetta a dire il vero snobbata dai puristi del Northern Soul - e raggiunse il 17° posto delle classifiche inglesi.
Lo stesso anno Gibson partecipò ad una puntata di "Top Of The Pops" per poi tornare all'anonimato.

On air: Under My Thumbs - Wayne Gibson 

domenica 2 dicembre 2018

ICONICI SCATTI: Paul Simonon smashing up his Fender Precision bass, Pennie Smith, NY, 21 settembre 1979


Pennie Smith, fotografa inglese specializzata in bianco e nero, già free-lance per numerose riviste musicali, realizza lo scatto in occasione del concerto dei Clash al Palladium di New York, il 21 settembre 1979.

Smith, ingaggiata per seguire la tournée statunitense dei Clash, si trova al bordo del palco: alla fine del concerto, Paul Simonon, insoddisfatto per la scarsa partecipazione del pubblico (determinata da prescrizioni di sicurezza), afferra il manico del proprio basso Fender e sbatte lo strumento a terra (con tale forza che il suo orologio da polso si ferma) - "If I'd been really smart I would have got the spare bass out, as it wasn't a good as the one I smashed up. When I look at it now I wish I lifted my face up a little more".

Il gesto distruttivo e di ribellione è catturato dalla fotografa londinese e finisce immortalato in uno scatto "iconico" che nel 2002 la rivista Q Magazine definisce "la migliore fotografia rock and roll di tutti i tempi".

L'immagine diviene immaginario; la fotografia non è a "fuoco", ma ciò nonostante i Clash la scelgono, contrariamente alle iniziali indicazioni della Smith, per la copertina dell'album London Calling (1979): a loro quella foto piace perché rappresenta bene la  musica e l'energia della band.


Nella sovra-impressione verticale e orizzontale delle due scritte che compongono il titolo dell'album (London in rosa e Calling in verde) si evidenzia, chiara, l'intenzione dei Clash di rendere tributo al re del R'n'R Elvis Presley, nella esatta emulazione grafica e riproduzione della copertina del debutto discografico di The King (Elvis Presley- 1956).

On air: London Calling, The Clash, full album

domenica 25 novembre 2018

ICONICI SCATTI: Marpessa, Ferdinando Scianna, Sicilia, 1987



"Prima viene il tuo rapporto con la vita, poi la fotografia". 

Con queste parole Ferdinando Scianna riassume e individua l'atto fotografico che diviene arte: dunque, scatto quale epilogo e rappresentazione dell'esperienza di vita del fotografo e non il suo punto di partenza.
  
La voce del fotografo siciliano accompagna e descrive il percorso espositivo della retrospettiva dedicata alla sua opera "Il viaggio, il racconto, la memoria", aperta fino al 6 gennaio 2019 ai Musei San Domenico di Forlì.

L'iconico scatto di oggi è stato realizzato da Scianna in Sicilia, per Dolce & Gabbana: gli stilisti italiani gli avevano infatti commissionato il catalogo della maison.


Esso ritrae la modella Marpessa nell'irresistibile rappresentazione del contrasto tra sacro e profano, tra casto e sensuale, in una scena dove la pudicizia e la riservatezza si fanno spudorate poiché rimesse allo sguardo altrui.

ON AIR: A Ciascuno il Suo, Luis Enriquez BACALOV 
https://youtu.be/oJWV1tpZB50


ALTRI SCATTI DELLA MOSTRA




venerdì 23 novembre 2018

André Courrèges e lo stile Space Age







"Le donne di oggi sono in apparenza arcaiche. Voglio aiutarle a coincidere con il loro tempo" 


André Courrèges è considerato uno degli stilisti più influenti del XX secolo; a metà degli anni '60 ha cambiato il modo in cui le donne si vestivano.










Già ingegnere civile, privilegiò forme geometriche e colori primari, e inventò il cosiddetto stile Space Age.

Le sue collezioni comprendono mini abiti angolari dalle forme a trapezio, da cui fanno capolino oblò e tagli fessurali, e poi mini-skirt in vinile, tailleur pantalone; i suoi outfit futuristi hanno linee minimaliste e sperimentano l'uso di materiali inusuali, dall'effetto sorprendente e ultra-moderno, come il vinile, il PVC, il crochet.





Ai suoi modelli abbina stivali con il tacco basso, occhiali da sole a fessura e caschi che ricordano l'equipaggiamento degli astronauti.















Alla essenzialità del bianco alterna i colori fluo, le stampe optical, le righe.










Le forme minimali e nel contempo architettoniche dei suoi modelli e la combinazione del bianco con l'argento  guadagnano, immediatamente, il nome di Space Age: nel 1964 irrompe con la Moon Girl Collection. 


"Il mio problema non è un ricamo ricco, un lusso inutile. E' risolvere armoniosamente i problemi funzionali, proprio come l'ingenera che progetta un aereo" André Courrèges



Me wearing a Courrèges vinyl mini-skirt

The Chase, Piero Piccioni - dalla colonna sonora di La Decima Vittima, Elio Petri 











lunedì 19 novembre 2018

SOUL OF A NATION Art In The Age of Black Power - NYC - 13.10.2018



L'esposizione newyorchese, che resterà al Brooklyn Museum fino al prossimo 3 febbraio, nasce dalla combinata intuizione di ben quattro musei internazionali (tra questi, oltre al Brooklyn, anche la Tate Modern di Londra).
In linea con la più recente tendenza afrocentrica, la mostra si focalizza sulla cultura afro-americana legata al tema delle lotte per i diritti civili e al periodo del “potere nero” nell’arte dal 1963 al 1983.

Oltre che alle opere pittoriche di artisti come David Hammons, William T. William, Barbara Jones- Hogu, Gerald Williams, Wadsworth Jarrel, Barkley L. Hendricks, agli scatti intensi, in bianco e nero, del meraviglioso Roy DeCarava, che ritraggono Malcom X, e poi Elvin Jones, Coltrane, Coleman, ai poster -  The Revolutionary Posters - di Emory Douglas, The Minister of Culture of the Black Panther Party, allegati alla rivista The Black Panther, è possibile accedere a materiali audiovisivi con i discorsi di Angela Davis, Martin Luther King, Malcom X. 

La musica è quella eseguita da Miles, cantata da Aretha, Marvin, Nina…   

La connotazione per lo più “Black” dei miei gusti culturali mi ha portato a visitare la mostra lo scorso 13 ottobre, in una New York non più umida e calda, ma ormai fredda e plumbea: ma non per questo meno “perfetta".

Il Book-Shop del museo risulta fornitissimo di dischi, libri e gadget in tema con l’esposizione: solo il mio indiscutibile afflato verso la “giustizia” ha evitato che mi accaparrassi tutta la discografia presente. 
Very Cool il catalogo!

L’invito è il solito: se capitate a New York, non perdetela, in caso contrario, programmate di farlo! 


On air: Sounds from the Bush - Mandingo Griot Society with DON CHERRY from "Soul Of A Nation Underground Jazz, Street Funk & The Roots od Rap 1968-79" https://youtu.be/kHNjNyxAl_Q


REGINALD GAMMON - FREDOM NOW

ROMARE BEARDEN - THE DOVE

ROY DECARAVA - COLTRANE ON SOPRANO

ROY DECARAVA - ORNETTE COLEMAN

ROY DECARAVA - MALCOM X

ROY DECARAVA - ELVIN JONES

FAITH RINGGOLD - POSTER "ALL POWER TO THE PEOPLE"

FAITH RINGGOLD

EMORY DOUGLAS

EMORY DOUGLAS 
EMORY DOUGLAS

PHOTOGRAPHER UNKNOWN

CAROLINE LAWRENCE

GERARD WILLIAMS

GERARD WILLIAMS - NATION TIME

WADSWORTH JARRELL - BLACK PRINCE 

NELSON STEVENS - UHURU

BARBARA JONES-HOGU - UNITE

EMMA AMOS - EVA THE BABYSITTER

DAVID HAMMONS - BLACK FIRST, AMERICAN SECOND