venerdì 31 maggio 2019

AROUND THE STAGE: GIORDANO SANGIORGI patron di MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti)

Con l'intervista a Giordano Sangiorgi prende il via una nuova rubrica del mio Blog: AROUND THE STAGE
uno spazio dedicato a quelle figure che sostengono, raccontano e organizzano le attività culturali e di spettacolo; a quelli che gravitano attorno ai "palchi", quelli che ne narrano i contenuti, i protagonisti e le storie, attraverso la carta stampata, la pellicola, le immagini.

Giordano Sangiorgi è un "militante" dello spettacolo, è un fervido sostenitore e organizzatore di attività culturali.
Giordano Sangiorgi - presidente di AUDIOCOOP (associazione che si rivolge alla scena discografica e audiovisiva italiana indipendente - editori, produttori, artisti e videomaker) - è il patron e deus ex machina del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti), la più importante kermesse della scena Indie, che quest'anno, nella storica location faentina, giunge alla sua 25esima edizione.

Io e Giordano abbiamo fatto due chiacchiere...


BANDA BASSOTTI
Blogger: Quando hai iniziato a fare della tua passione per la musica un lavoro? ricordo un concerto della Banda Bassotti da te organizzato nei primi anni 90’…cosa lo ha preceduto e cosa ha fatto seguito?

GS: "Brava: quella è stata proprio una delle molle, con loro siamo ancora amici ed e’ stato il successo di questi concerti insieme al boom di Faenza Rock a portarmi a ideare il Meeting delle Etichette Indipendenti, partito per le prime due edizioni con il nome Festival delle Autoproduzioni, con ospiti come i Bluvertigo, per citarne uno."




Blogger: Come nasce il MEI e come è cambiato negli anni…

GS: "Il MEI nasce dalla felice intuizione di creare, a meta’ degli Anni Novanta, un appuntamento annuale nazionale per tutti i nuovi produttori indipendenti, con al seguito gli artisti e i promoter nonché tutta la filiera creativa e artistica, dando così un "megafono" culturale a una produzione vasta che si stava sviluppando in tutta la provincia italiana e che rischiava di restare senza un punto di riferimento comune, come si proponeva di fare il MEI, di passare sotto silenzio. Nell’era pre-internet scoprimmo, così, che c’era una gran voglia di incontrarsi, almeno una volta l’anno, e fu subito boom con migliaia e migliaia di presenze, con il picco vero e proprio nel 2005, con 500 stand e 30 mila presenze. In 25 anni la percentuale di musica indipendente in Italia sul mercato e’ passata così dal 3 al 37%: avevamo ragione quando abbiamo scommesso in queste nuove produzioni, in un’epoca in cui la discografia e la musica ufficiale, ritenevano gli indipendenti musica di serie B, sbagliando clamorosamente. Poi l’altra felice intuizione fu quella di farne un grande "calderone creativo", in una sorta di "anarchia organizzata" in cui avveniva tutto contemporaneamente, e tutti potevano essere, allo stesso tempo, protagonisti e spettatori. Un modello mai visto prima in Italia (nello stesso momento stand operativi, piu’ palchi live, convegni, presentazioni, interviste e tanto altro), poi clonatissimo, naturalmente. Oggi la stessa formula rinnovata verte soprattutto sul circuito dei festival e contest per emergenti, che si ritrovano al MEI 25 anni dopo per lo stesso motivo". 


GHALI
Blogger: Realtà che sono emerse da quella esperienza?

GS: "Tantissime. Elencarle tutte e’ praticamente impossibile, ma faccio due esempi uno degli esordi e uno di oggi per capire quanto il MEI sia la piattaforma di scouting più importante, da sempre a favore della nuova musica italiana indipendente ed emergente.
Nelle prime edizioni premiammo con il primo premio MEI gli sconosciutissimi Baustelle con il loro primo lavoro, centrando in pieno il futuro di questa band, allora agli esordi, mentre solo tre anni fa abbiamo premiato per l’Hip Hop uno sconosciutissimo Ghali, che muoveva i primi passi, ma gia’ con al seguito un bello stuolo di teen fan underground. In mezzo abbiamo centrato tantissimi premiati, uno su tutti Ermal Meta, che premiammo gia, comprendendone le doti, 12 anni fa, con la sua prima band"
.

BAUSTELLE
Blogger: Si può ancora parlare di scena musicale indipendente oggi, nell’epoca della rete (internet)?
GS: "Si ancora di piu’. Il concetto di “indipendente” per noi e’ un concetto di tipo produttivo: cioè una piccola impresa indipendente, senza contatti con le major, che auto-producono un progetto musicale in cui credono, rischiando in proprio. Direi che oggi viviamo del tutto nella scena indipendente che, all’interno del mercato globale, sta diventando oramai la vera e propria produzione nazionale." 


Blogger: Quali sono le realtà indipendenti a te più vicine?
GS: "Quelle curiose e che lavorano per innovare, non legate a schemi e luoghi comuni ma aperte al crossover musicale, culturale e progettuale."
FAENZA/MEI
Blogger: Prossime iniziative MEI…
GS: "Festeggiare le 25 edizioni in modo degno e sobrio dal 4 al 6 ottobre a Faenza. Una tappa importante di cui si e' accorta anche la Rai che ci ha dato ampio spazio quest’anno, sia in tv che in radio. Ma diamo appuntamento prima a tutti il 21, 22 e 23 giugno, alla Festa della Musica dei Giovani a Matera, nella Capitale Europea della Cultura. Da non perdere."



Blogger: Il diritto d’autore oggi: quanto hanno inciso e come ancora incideranno le ultime riforme legislative?

GS: "Moltissimo, oggi con la scomparsa del mercato discografico con il supporto fisico, sono i veri player del mercato con il piu’ alto fatturato. Al centro vi dovranno sempre essere gli interessi delle nuove generazioni di artisti perche’ sono quelli che possono rigenerare il settore: quindi diritti d’autore e diritti su quanto creato che arrivino fino all’ultimo euro anche all’ultimo artista emergente al suo primo live, per dire: se al centro non mettiamo loro, ma al contrario solo i big del settore, e lasciamo in mano la distribuzione digitale ai monopolisti mondiali, che, 
pochissimi pagano la filiera creativa musicale, si rischia di inaridire la pianta virtuosa della creatività"

Blogger: Negli ultimi anni ti sei avvicinato al liscio. Per quale motivo, cosa c’è di interessante?
GS: "Il Liscio e’ una grande musica popolare che merita una rivalutazione, come e’ accaduto per tanti altri balli popolari nel mondo. Meriterebbe anzi di diventare patrimonio dell’Unesco. Purtroppo negli ultimi 20 anni ha avuto uno stop totale, esclusi rarissimi casi, nell’ambito dell’innovazione creativa, appiattendosi su modelli di canzone italiana vintage e di balli internazionali, praticamente votandosi al suicidio. Con alcuni amici e grazie all’interesse della Regione Emilia-Romagna abbiamo ideato la Notte del Liscio, il numero zero l’ho realizzato a Gatteo nel 2015, che ha rilanciato alla grande il settore e fatto tornare un grande interesse da parte dei giovani. Il 15 giugno a Gatteo faremo una grande serata con Moreno Il Biondo e il Grande Evento e gli Extraliscio, mixandolo con tanti ospiti come il rapper Mondo Marcio, per dire."

FREAK ANTONI



Blogger: Hai promosso il premio Freak Antoni…un ricordo di Freak?






SKIANTOS
GS: "Dico una cosa sola: ha partecipato a tutte le edizioni del MEI, in tutti i ruoli. Con la festa dei 30 anni degli Skiantos, come cantante, come presentatore, come scrittore, come arbitro di calcetto e così via. Un amico gentilissimo, con una famiglia gentilissima di San Giovanni in Persiceto, che ho avuto l’onore di incontrare tantissime volte a Bologna, potendo ascoltare prima le sue perle musicali, come la bellissima canzone realizzata per il Festival di Sanremo, che purtroppo alla fine non fu accettata, ma che avrebbe ampiamente meritato. Un artista geniale, che meriterebbe uno speciale in prima serata sul Tg 3 ogni anno, come altri artisti musicali geniali, purtroppo troppo spesso troppo poco citati."

ON AIR: 
Banda Bassotti - Luna Rossa https://youtu.be/WAxQFOVq7lQ
Skiantos - Kinotto https://youtu.be/DQde-VM1re8








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